Principi di pensiero morale ed azione

Pubblicato il da Saggezza Pagana

Principi di pensiero morale ed azione

Scritto da Carl McColman

"E [se] non fa del male a nessuno, fa ciò che vuoi". Sebbene scritta nello stile inglese del 16° secolo questa massima, nota come Rede Wicca, probabilmente risale solo alla metà del 20° secolo. Esso fu messo per iscritto a stampa per la prima volta nel 1964, dopo essere stato pronunciato da Doreen Valiente, una sacerdotessa che era stata iniziata da Gerald Gardner. Alcuni osservatori della stregoneria moderna speculano che essa possa rappresentare una revisione della massima occulta di Aleister Crowley "Fa ciò che vuoi sarà l'intera regola della Legge" che apparve per la prima volta ne 1904. A prescindere dalla sua origine il Rede, quale succinto codice morale, si diffuse rapidamente in tutta la comunità Wicca e in quella della stregoneria religiosa. Bilanciando un'enfasi sulla responsabilità personale con un imperativo di non nuocere ad altri, esso si armonizzava meravigliosamente con lo spirito degli anni '60, un'era in cui la moralità propria dello status quo era messa in discussione alla luce del fermento studentesco, facendo emergere interessi di femministe e gay/lesbiche nel loro ripensamento in atto della morale sessuale tradizionale, e la disapprovazione pubblica dei conflitti come la guerra del Vietnam. L'etica del Rede Wicca, semplice e basata sul buonsenso, consentiva ad entrambe le nuove libertà del tempo di prosperare pur preservando un senso fondamentale di responsabilità e cura per l'altro - quantomeno nei termini dell'astenersi dal fare del male.

Molte variazioni del Rede sono emerse sin dalla sua prima apparizione negli anni '60; alcune versioni hanno sottilmente ridefinito i suoi parametri morali. Una variante comune aggiunge "Tranne che in caso di autodifesa", modificando il divieto del male se per propria protezione. La comunità wicca non ha un'opinione consensuale su come interpretare il Rede: alcuni lo vedono come una massima spirituale che riguarda soltanto la magia, mentre altri ritengono che esso governo ogni condotta. Per alcuni il divieto di fare del male si estende alla non disponibilità a svolgere il servizio militare, mentre altri non ritengono che questa limitazione faccia parte del Rede.

Nonostante la sua popolarità tra i Wiccan e altri pagani moderni, il Rede wicca non è osservato globalmente nella comunità pagana. La maggior parte dei non wiccan lo considerano un testo Wicca, e cercano altri principi per la guida morale. Molti aderenti alle tradizioni revivaliste etniche pagane cercano la guida nell'eredità della cultura che hanno scelto. Ad esempio i pagani celti e norreni propongono una vita basata sulla virtù così come è interpretata nei grandi miti e leggende dell'Europa del Nord. Questi valori spesso riflettono l'importanza del legame tribale, del valore tra i guerrieri e dell'orgoglio personale. Ecco un elenco delle "Nove Nobili Virtù" usate da alcuni pagano norreni:

Coraggio - la capacità di affrontare senza paura sia le gioie che le sfide della vita;
Verità - onestà e integrità nelle parole e nelle azioni;
Onore - forza di carattere riflessa nel proprio comportamento ed affidabilità;
Fedeltà - lealtà e fedeltà alla famiglia, alla tribù e impegno spirituale;
Disciplina - la coerenza nello sforzo verso i propri obiettivi;
Ospitalità - gentilezza verso gli stranieri, i viaggiatori e i bisognosi;
Industriosità - disponibilità all'impegno teso all'eccellenza nella produttività;
Autonomia - orgoglio nella capacità di provvedere ai propri bisogni;
Perseveranza - rifiuto di ammettere la sconfitta o di lasciare che gli ostacoli fermino i propri sforzi.

L'articolo originale si trova qui.

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti: